AVVIATO A ROMA UN SERVIZIO DI CONSULENZA PSICOSOCIALE PER MIGRANTI MOLDAVI
Offrire un servizio di consulenza psicosociale per migranti moldavi, che possa dare la possibilità di affrontare problematiche quali i conflitti familiari, la distanza dai figli e dalle famiglie lasciate in patria, difficoltà nell’ambiente di lavoro, difficoltà emotive e comportamentali, nonchè accogliere domande di supporto per violenza domestica. Questo è il fine della nuova iniziativa che l’OIM ha lanciato nell’ambito del progetto “Addressing the negative effects of migration on minors and families left behind”. “Il servizio è gratuito”, spiega Rossella Celmi, Project Manager dell’OIM Roma, e“si svolge a Roma tutti i giovedì dalle 14.00 alle 18.00 presso la sede dell’Associazione “No.Di i Nostri Diritti” in Via Borgo Pio 15, con la collaborazione di personale dell’OIM Italia. In questa iniziativa è coinvolta anche la Diaspora moldava: in particolare, sarà l’associazione ASSOMOLDAVE che avrà il compito di facilitare l’accesso al servizio da parte della comunità stessa”.L’iniziativa fa parte della campagna informativa “Nessuno è solo al mondo”, realizzata da OIM Moldova e OIM Roma con l’intenzione di dare la possibilità ai cittadini moldavi di ricevere non solo assistenza psicologica, ma anche assistenza legale – fornita dalla Diaspora moldava - su vari temi (assistenza nella ricerca di lavoro, informazioni su questioni burocratiche relative alla preparazione di documentazione, sulle pratiche di ricongiungimento familiare, ecc.), informazioni sui servizi di rientro e reintegrazione attualmente disponibili in Moldova, sui trasferimenti delle rimesse in patria, sulla legislazione riguardante i contributi pensionistici..“Questo servizio”, spiega José Angel Oropeza, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM, “vuole rappresentare una risposta ai bisogni psicosociali della comunità moldava nel nostro paese. La migrazione moldava in Italia vede una forte presenza di donne che impegnate nel settore del lavoro domestico e della cura alla persona. Le donne sono chiamate a gestire non solo le difficoltà di integrazione sociale nel nostro Paese ma anche l’impatto della loro migrazione sulla famiglia d’origine, spesso vissuta con un senso di colpa”.“Per questo motivo”, conclude Oropeza, “l’OIM ha deciso di dedicare un servizio specializzato sia per prevenire ulteriori forme di disagio nel paese di destinazione e di origine sia per risolvere crisi familiari e personali”.
Al servizio psicosociale si sono già presentate donne con problemi di violenza coniugale, la perdita dei propri cari nel paese d’origine e una richiesta di supporto per una diagnosi di malattia genetica rara.
Il servizio sarà attivo fino a dicembre 2012.
Per informazioni:
Flavio Di Giacomo, OIM Roma, Tel. +39 06 44 186 207, fdigiacomo@iom.int